I Guadiani di Atlantide

lunedì, ottobre 12, 2009

Gioie e pensiero

Alcuni anni fa, a proposito di un gioiello che mi era stato regalato una mia amica ha commentato: "se un ragazzo, non parente, ti regala un gioiello, o qualunque cosa da portare a pelle, vuol dire che desidera che tu lo pensi".
Oggi stavo ripensando a quella conversazione e mi è venuto da chiedere a chi mi aveva regalato quel gioiello, l'avessi avuto davanti, "ma davvero pensi che ci voglia un gioiello perchè io ti pensi?"
Ci sono gioielli che non ho più, vuoi perchè li ho persi, vuoi per altri motivi, eppure penso lo stesso alle persone che me li hanno regalati.
Ci sono gioelli che non metto più, vuoi perchè non sarebbe approppriato, vuoi perchè non mi fa sentire bene portarli, eppure penso lo stesso alle persone che me li hanno regalati.
Ci sono gioielli che non ho mai messo per paura di perderli o di romperli, eppure penso a chi me li ha regalati.
Certo non penso tutti i giorni a queste persone, ma neanche li penso solo quando mi capitano tra le mani quei gioielli; penso a queste persone in date particolari, in posti particolari, se un profumo solletica la mia memoria, insomma in tante occasioni, senza bisogno di un appiglio materiale
Che poi io sto continuando ad usare il termine gioielli, ma penso ad una spilla presa al negozio di una mostra sugli Etruschi, un paio di orecchini a forma di giglio con relativo ciondolo, una collanina di rame, un anellino di legno, un anello di vetro... cose preziose più per il valore sentimentale che per il loro valore intrinseco.
Poi capisco che vedere una ragazza che porta un gioiello che le hai regalato faccia piacere, insomma è una dichiarazione di affetto reciproco, però davvero vorrei porre la domanda, retorica per carità, che mi è balzata alla mente quest'oggi. Anche perchè alla dichiarazione della mia amica, mi ha fatto tanto piacere pensare che un ragazzo desiderasse che lo pensassi...
E ad essere sincera, mi fa piacere ancora adesso, anche se forse non è più così.