I Guadiani di Atlantide

giovedì, gennaio 27, 2011

Giornata della memoria

Oggi voglio celebrare la Giornata della Memoria attraverso chi ha raccontato storie riguardanti la Shoah:
More about La bambina che salvava i libriFu a nove anni che Liesel iniziò la sua brillante carriera di ladra. Certo, aveva fame e rubava mele, ma quello a cui teneva veramente erano i libri, e più che rubarli li salvava. Il primo fu quello caduto nella neve accanto alla tomba dove era stato appena seppellito il suo fratellino. Stavano andando a Molching, vicino a Monaco, dove li aspettavano i loro genitori adottivi. Il secondo, invece, lo sottrasse al fuoco di uno dei tanti roghi accesi dai nazisti. A loro piaceva bruciare tutto: case, negozi, sinagoghe, persone... Piano piano, con il tempo ne raccolse una quindicina, e quando affidò la propria storia alla carta si domandò quando esattamente la parola scritta avesse incominciato a significare non solamente qualcosa, ma tutto. Accadde forse quando vide per la prima volta la libreria della moglie del sindaco, un'intera stanza ricolma di volumi? Quando arrivò nella sua via Max Vandenburg, ex pugile ma ancora lottatore, portandosi dietro il "Mein Kampf" e infinite sofferenze? Quando iniziò a leggere per gli altri nei rifugi antiaerei? Quando s'infilò in una colonna di ebrei in marcia verso Dachau? Ma forse queste erano domande oziose, e ciò che realmente importava era la catena di pagine che univa tante persone etichettate come ebree, sovversive o ariane, e invece erano solo poveri esseri legati da spettri, silenzi e segreti.

More about La chiave di SarahLa notte del 16 luglio 1942 la piccola Sarah viene svegliata di soprassalto. A tempestare di colpi la porta della sua casa parigina è la polizia: Sarah deve alzarsi, vestirsi in fretta e raggiungere insieme alla sua famiglia e al resto della comunità ebraica il Vélodrome d'Hiver. Prima di venire trascinata via, però, Sarah riesce a mettere in salvo il fratellino: lo chiude a chiave in un armadio con l'intenzione di tornare a liberarlo. Non immagina che quel gesto lo condannerà a morte sicura... Sessant'anni più tardi, una giornalista americana viene incaricata di realizzare un'inchiesta sul Vélodrome e sul destino delle migliaia di ebrei che lì furono ammassati prima di essere deportati nei lager. Interroga testimoni, documenti, sopravvissuti, e finisce per imbattersi nella storia di Sarah. Le ricerche la condurranno in America, poi in Italia, infine nuovamente in Francia. Dove il passato e il presente si incroceranno. E dove, insospettabilmente, il destino di quella bambina finirà per intrecciarsi al suo.


Io ho letto questi due, entrambi raccontano storie di bambine nella Seconda guerra mondiale. Entrambi sono tristi, perchè raccontano un triste periodo dell storia umana, entrambi però lo raccontano in modo leggero, delicato, lieve. Non si deve pensare che non diano il giusto peso a cosa sia successo, tutt'altro! Secondo me è un buon modo per raccontare e ricordare, come un buon modo per ricordare è lasciare giocare a nascondino i bambini all'interno del Memoriale alla Shoah a Berlino.

venerdì, gennaio 21, 2011

AAAAAARRRRRGGGGGHHHHHHH

Conta fino a 10... 100... 1000..., facciamo 5000 che è meglio.

Ok, io non so di quante pagine sarà fatto questo stramaledetto catalogo, ma dopo 80 pagine* gli viene in dubbio se tenere i pallini blu?
C'è un pallino blu per ogni immagine e in ogni pagina ci sono dalle 4 alle 6 immagini...

E poi io non devo innervosirmi perchè mi danno le informazioni col contagocce?




* e sono solo 80 perchè ho fatto resistenza passiva all'orrore estetico e ho lavorato con la velocità di un bradipo.

martedì, gennaio 18, 2011

Desiderio

E ovviamente, più la realizzazione del progetto-CasaMia si allontana più o ho voglia di organizzare una cena, con gli Amici.

Come la cena cous-cous di settembre:
"perchè ciò che aiuta a ritrovare il calore umano perduto è il cibo, sia esso cucinato, comperato, regalato o da ristorante, comunque condiviso con le persone care, con amici che hanno speso energie e fantasia per organizzare una cena in compagnia.
Anche, e soprattutto alle soglie del terzo millennio."
(B. Buganza - In cucina con Banana Yoshimoto L'amore, l'amicizia, la morte, la solitudine nel cibo - Il Leone verde Edizioni, 2003)
E come a settembre ho voglia di sentirmi io la padrona di casa, di non avere mia madre che mi guarda male, se invece di portare i bicchieri su un vassoio li metto sul ripiano superiore del carrello con le bottiglie su quello inferiore.
Ok, sarà meno elegante, ma non ho ancora mai organizzato una cena elegante, e quando ne organizzerò una sarà un tripudio di trine, pizzi e merletti, e sottobicchieri, vassoi, centrini, sottopiatti, portatovaglioli ricamati, segnaposto decorati... ma finchè faccio cene più o meno in piedi, coi piattoni di plastica e i tovaglioli di carta, nessuno dice nulla se all'eleganza preferisco la comodità!
Non vedo l'ora che i lavori comincino, e soprattutto finiscano poi, per organizzare una bella cena d'inaugurazione, e poi le serate a guardare film, e ospitare gli amici non milanesi... ma quello che in questo momento ho davvero più voglia di fare è passare il pomeriggio a cucinare per i miei Amici invitati a cena.

lunedì, gennaio 17, 2011

Karma police

(ma non c'entrano i Radiohead)
Venerdì sera ho trattato male il Fratellino, me ne sono pentita e stamattina abbiamo chiarito e tutto è stato perdonato.
Un po' ci credo nella legge del contrappasso e anche se non penso che un piccolo diverbio tra fratelli crei tali squilibri a livello karmico tra domenica sera e stamattina (prima della telefonata) me ne sono successe un paio...

Ieri sera mia mamma mi comunica di aver parlato sabato sera, col cugino geometra che segue i lavori per casa mia e lui le ha detto che a livello catastale i due appartamenti (il nostro e quello di mia nonna, dove andrò a stare io) sono uno solo e quindi a separarli anche in catasto il progetto che è stato fatto non va bene perchè il bagno non sarebbe a norma di legge. Così bisogna ricominciare da capo a pensare il progetto.

Stamattina, in ritardo, vestita per bene, in corridoio davanti alle scarpe, tolgo le ciabatte, ed sento bagnato sotto i piedi... sono riuscita a mettere il piede sinistro in una vomitatina di uno dei due gatti. E così da capo a cambiarmi! Frak!

giovedì, gennaio 13, 2011

Basita!

Giù in ufficio è arrivata una mail con allegato un'immagine (fondamentalmente un regimental beige-azzurro-bianco) della quale dobbiamo fare col plotter una stampa di prova.
Ovviamente la mail è stata scaricata in locale, quindi non è più sul server e non posso pescarla direttamente da qui: bisogna portar giù in ufficio la chiavetta usb, mettere l'immagina su chiavetta, riportare qui su la chiavetta e io al stampo.
E dove sta il problema?
Il problema sta nel fatto che la SegretariaPiùVecchia non è capace di farlo...

Quasi quasi lascio l'incisa e vado giù a fare la segretaria e le cose che non ho voglia di fare dico di non essere capace di farle....

martedì, gennaio 11, 2011

The

Tra le varie idee con cui sono tornata al lavoro c'è la macchina per il caffè americano, con la quale non faccio il caffè, per ora, ma scaldo l'acqua per il the.
E oggi sono stata alla Lefel e ho fatto la spesa: - una tazza Pantone 3395
- Thè des Sables
- Thè des Lords
- The du Hammam Rouge
- The Fleur de Geisha
Alla Lefel davanti ai vari scaffali dei vari Thè c'era il "campioncino" per poter annusare le varie miscele e ho scelto, ovviamente quelle che mi piacevano di più.
Nonostante io beve il the leggerissimo, bevo quasi esclusivamente (e di conseguenza ho comprato) thè nero.
Oggi ho assaggiato il Thè du Hammam Rouge, buono, fruttato (anzi fiorato che ha dentro petali di vari fiori); se avessi potuto zuccherarlo sarebbe stato delizioso.
Quasi quasi tornando a casa ripasso alla Lefel e me ne compro degli altri da portarmi a casa






A vederlo in foto non si direbbe, ma è la cosa più morbida su cui abbia mai messo le mani.

Grazie, koi*









*nda, se siete curiosi.

lunedì, gennaio 10, 2011

Tornata

Tornata a Milano, da qualche giorno.
Tornata al lavoro, rientro abbastanza mobido.
Tornata con buoni propositi, idee e progetti.
Tornata piena di nostalgia per i giorni trascorsi a Feltre e per le persone con cui li ho trascorsi.
Tornata.