Per anni ed anni, senza remore, senza rimorsi e senza rimpianti, uno dà e dà tutto se stesso per Qualcosa in cui crede fermamente.
E per questo Qualcosa litiga con le persone che più gli vogliono bene; in nome di questo Qualcosa ingoia bidoni, delusioni, litigate; perchè lo fa? Perchè ritiene che questo Qualcosa sia un Ideale purissimo e sacro.
Per questo Ideale mette anche da parte la persona che vorrebbe dividere la sua vita con lui. Perchè questo Ideale sacro e purissimo è l'Amicizia perfetta.
E siccome l'Amicizia è solo una forma leggermente diversa dell'Amore, lui è convinto di avere l'Amore perfetto.
All'Amicizia è pronto a sacrificare tutto.
E cosa ottiene in cambio? Soddisfazioni la maggior parte delle volte, delusioni a volte e a volte non ottiene proprio nulla.
Lui non ha mai fatto tutto quello che ha fatto calcolando che avrebbe ricevuto in cambio altrettanto, ma credeva che il suo sentimento fosse ricambiato, e sicuramente lo era. Forse, solo, lui non era così importante per l'altro come l'altro lo era per lui. O forse lo era altrettanto, ma certe cose non ci sono due persone che le esprimano nella stessa maniera e forse è stato lui un idiota che non ha capito l'Amore dell'altro.
E comunque a lui non interessava cosa e quanto otteneva. A lui interessava che l'altro fosse felice, perchè riteneva che l'altro fosse l'Amico perfetto.
Un giorno però un'omissione lo ferisce molto più dei bidoni, delle delusioni, delle litigate. L'omissione gli fa capire (o credere di capire, non sa) che ne cuore dell'altro il suo posto sia stato preso da qualcun altro.
E quel giorno decide di fare una prova.
Da quel giorno non cercherà l'altro.
Aspetterà che sia l'altro a cercare lui.
E passano 8 lunghi mesi, senza una telefonata, senza un segno di vita.
Tutto questo lo ferisce sempre più e conferma in lui l'ipotesi di non occupare più il posto a sinistra del padrone di casa alla tavola alta al banchetto nel cuore dell'altro, ma di essere stato messo ad un tavolo basso, al tavolo più lontano dal padrone di casa.
In questi 8 mesi, un po' per rabbbia, un po' per vedere come reagisce l'altro (come dice Niccolò Fabi in Rosso), un po' per tristezza, un po' perchè parole dette e scritte gli hanno chiuso le porte del Parnaso nella sua mente, un po' si allontana ed un po' viene allontanato da attività che amava e ama ancora.
E passano altri 7 mesi.
E lui torna a sfogliare le pagine della sua vita passata.
Della sua vita quando ancora la viveva con l'altro.
E lo assale la tristezza, la malinconia cinge d'assedio il suo cuore.
Vorrebbe rientrare in quel Giardino dell'Eden, ma teme che troppe cose siano cambiate in quel piccolo Paradiso.
Teme di ritrovarvi la freddezza che regnava negli ultimi tempi della sua permanenza.
Teme che se tentasse di tornare, sarebbe non accolto, ma bensì tollerato per educazione.
Quante volte volte un cuore può essere ferito?
Quanto uno può sopportare in nome dell'Amicizia perfetta?
martedì, settembre 27, 2005
lunedì, settembre 12, 2005
Scusa
Devo chiedere scusa ad un Amico.
Stavo ripensando ad una cosa che ho fatto una decina di giorni fa.
Ho accettato un passaggio da un Amico per andare ad una festa, in macchina abbiamo chiacchierato e ridacchiato.
Arrivati alla festa c'erano altri amici che non vedevo da un sacco di tempo, ho chiacchierato e riso con loro e solo ripensandoci oggi ho realizzato che l'Amico che mi ha portata a alla festa e riportata a casa era sempre ai margini del gruppo, non chicchierava, non rideva.
Durante il viaggio di ritorno, subito dopo aver dichiarato che "no, non ho sonno" sono piombata in quello che sembrava un coma, per svegliami hanno dovuto chiamarmi più volte.
Scusami Amico, se mi sono comportata da egoista, se non ho pensato ad inserirti nella conversazione, se non ho notato che stavi "in un angolo".
Non ho scusanti e mi sento uan stronza per come mi sono comportata.
Spero tu possa perdonarmi.
Stavo ripensando ad una cosa che ho fatto una decina di giorni fa.
Ho accettato un passaggio da un Amico per andare ad una festa, in macchina abbiamo chiacchierato e ridacchiato.
Arrivati alla festa c'erano altri amici che non vedevo da un sacco di tempo, ho chiacchierato e riso con loro e solo ripensandoci oggi ho realizzato che l'Amico che mi ha portata a alla festa e riportata a casa era sempre ai margini del gruppo, non chicchierava, non rideva.
Durante il viaggio di ritorno, subito dopo aver dichiarato che "no, non ho sonno" sono piombata in quello che sembrava un coma, per svegliami hanno dovuto chiamarmi più volte.
Scusami Amico, se mi sono comportata da egoista, se non ho pensato ad inserirti nella conversazione, se non ho notato che stavi "in un angolo".
Non ho scusanti e mi sento uan stronza per come mi sono comportata.
Spero tu possa perdonarmi.
martedì, settembre 06, 2005
Fine delle Vacanze
E già oggi finiscono le vacanze... Le ferie sono finite il 21 agosto, lunedì 22 ero qui in ufficio, ma in realtà ero ancora in vacanza.
A casa c'eravamo solo i due gatti, mia sorella ed io.
Oggi pomeriggio tornano madre e nonna.
Ergo fine della pacchia fine delle vacanze, fine dell'uscire la sera senza problemi per il rientro se non il sonno allucinante la mattina dopo, e sopratutto
Fine dell'Anarchia Alimentare
Già, perchè se una dieta è una regime alimentare quel che abbiamo praticato in queste due settimane io e mia sorella è stata una totale anarchia alimentare.
Partite con l'idea facciamo due settimane di depurazione ed ascetismo, alla fin fine abbiamo inframmezzato la depurazione e l'ascetismo con pappa cinese, gelato, festa della birra, steacky toffee pudding, cene a base di piadina (io) pane a fette (lei) farcite di salumi e formaggi vari.
E dulcis in fundo la
Porcata di fine vacanze
Ieri a mezzzogiorno, avendo in casa 2 uova, del latte e l'apposito preparato abbiamo pranzato con 4 pankake a testa: uno con lo sciroppo d'acero, uno con la marmellata di fragole, uno con la marmellata di mirtilli neri ed uno con lo zucchero.
Ieri sera poi abbiamo cenato con uno yogurth a testa: io magro alla fragola, lei ai cereali.
Da stasera si torna a regime dittatoriale.
La parte difficile sarà al lotta sulle quantità. Sì perchè nonostante l'anarchia alimentare abbiamo ridotto quasi drasticamente le quantità: la mattina latte di riso con cereali, a pranzo carne/pesce con verdure, a cena uno yogurt e basta; è molto meno di quel che c'imbandisce la non molto ricca tavola di nostra madre.
Da stasera guerriglia casalinga alimentare!
A casa c'eravamo solo i due gatti, mia sorella ed io.
Oggi pomeriggio tornano madre e nonna.
Ergo fine della pacchia fine delle vacanze, fine dell'uscire la sera senza problemi per il rientro se non il sonno allucinante la mattina dopo, e sopratutto
Fine dell'Anarchia Alimentare
Già, perchè se una dieta è una regime alimentare quel che abbiamo praticato in queste due settimane io e mia sorella è stata una totale anarchia alimentare.
Partite con l'idea facciamo due settimane di depurazione ed ascetismo, alla fin fine abbiamo inframmezzato la depurazione e l'ascetismo con pappa cinese, gelato, festa della birra, steacky toffee pudding, cene a base di piadina (io) pane a fette (lei) farcite di salumi e formaggi vari.
E dulcis in fundo la
Porcata di fine vacanze
Ieri a mezzzogiorno, avendo in casa 2 uova, del latte e l'apposito preparato abbiamo pranzato con 4 pankake a testa: uno con lo sciroppo d'acero, uno con la marmellata di fragole, uno con la marmellata di mirtilli neri ed uno con lo zucchero.
Ieri sera poi abbiamo cenato con uno yogurth a testa: io magro alla fragola, lei ai cereali.
Da stasera si torna a regime dittatoriale.
La parte difficile sarà al lotta sulle quantità. Sì perchè nonostante l'anarchia alimentare abbiamo ridotto quasi drasticamente le quantità: la mattina latte di riso con cereali, a pranzo carne/pesce con verdure, a cena uno yogurt e basta; è molto meno di quel che c'imbandisce la non molto ricca tavola di nostra madre.
Da stasera guerriglia casalinga alimentare!
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