I Guadiani di Atlantide

venerdì, febbraio 23, 2007

E se...

Per i 30 anni mi facessi un tatuaggio?
In fondo per i 19 mi sono fatta i fori alle orecchie.
Sì lo so che 19 non è un compleanno particolare, ma per i 18 non so perchè non li ho fatti e poi non avevo voglia di aspettare i 20!
La domanda è: che tatuaggio mi faccio? Il giglio di Naboo o l'Albero Bianco di Gondor?
Anzi le domande sono: dove lo faccio? Dietro al collo o all'interno della caviglia?

Si accettano suggerimenti.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

Beppe Severgnini ha pubblicato un articolo su Io Donna un paio di settimane fa, esprimento giudizi molto severi su chi si fa i tatuaggi.
In sostanza, chi si attua sguazza nell'ignoranza.
É stato subbissato di insulti da tatuati che si sentono illuminati e capacissimi.
Purtroppo sono scomparsi da http://www.corriere.it/solferino/severgnini

Io sono d'accordo con Severgnini.

Anonimo ha detto...

Può anche darsi che i tatuati sguazzino nell'ignoranza, ma non sono i soli (e non sto parlando di te, Locomotiva): tatuaggi e scrificazioni hanno sempre avuto un ruolo importantissimo nei riti di passaggio. Sono il segno che il giovane ha superato la prova, simbolo che è diventato adulto, che è pronto ad essere iniziato ad altri misteri (per i quali dovrà superare nuove ordalie e ricevere nuovi tatuaggi o scarificazioni). sono anche simbolo di appartenenza ad una tribù o ad una elitè (come i giovani nobili tedeschi che in duello si sfregiavano il volto), non esistono due tribù che usino gli stesi simboli.
Certo non viviamo in una società tribale, ma l'animo umano non è cambiato molto negli ultimi 5.000 anni, e certi momenti di passaggio sono importanti per noi (anche se più avanti negli anni) come per gli aborigeni australiani.
E il compimento del trentesimo anno di età non è un momento importante nella vita di una persona?

Anonimo ha detto...

Io un tatuaggio me lo farei con leggerezza, senza cercare anniversari importanti, significati profondi o dietrologie assortite. E'uno dei tanti accessori della vita moderna. Uno dei tanti modi per assomigliare un po' più a come vorremmo apparire. Un gioco. E poi se la farfalla che ci siamo fatti oggi a 50 anni sembrerà un avvoltoio.... chissenefrega.... a 50 anni sarà l'ultimo dei nostri porblemi estetici. Divertiamoci col nostro corpo fino a che è possibile, avremo un sacco di tempo per lagnarci della sua inevitabile decadenza!

PS: albero bianco di gondor rules. Per il dove, fatti consigliare dal tatuatore, che la sa più lunga di te e di me :)

Cris

Anonimo ha detto...

Ecco, anch'io come Cris nn cercherei significati particolari o riti di passaggio in un tatuaggio e lo vedrei solo come un fatto puramente estetico. L'unica mia perplessità e che di fatto mi impedisce di farmene uno anch'io, è il fatto che è indelebile. E se poi mi stufo? E se poi non mi piace più tra qualche anno? Lo so che non si dovrebbe pensarci, ma di fatto tatuarsi sulla pelle una cosa che non ci andrà più via... mi mette un po' di ansia!!
Cmq se proprio devi scegliere, Albero Bianco anche per me. :-)
Miyaru

Anonimo ha detto...

E il compimento del trentesimo anno di età non è un momento importante nella vita di una persona?
Ne dubito. Nel mio caso è stato quello dopo, anche se suppongo che sia stato un caso che nel giorno el mio 31° compleanno ho lasciato il softair e la donna che amavo ha lasciato me...

Tornando a topic: resto dell'idea Severgnini. Cioè: ala vista di un tatuaggio sento puzza di individualità di massa. Simpatico ossimoro, la più grande invenzione commerciale (dopo i profiterole).
Ovvero, migliata di cose uguali che ognuno compra/fa per motivi che ritiene personalizzimi ed originali. Tirando anchein balo i soiliti aborigeni, come fa tutti.
La farfallina tatuata sull'osso sacro è un rimasuglio di una moda passeggera di ragazzette in perizoma a vista e jeans a vita strabassa. Idem il bracciale tribale da Hunziker/Canalis ai tempi. E il tatuaggino piccolo, piccolo,in un punto segreto è banale moda da trentenne di buona famiglia, oggi.
Il problema è che poi queste cose restano anche quando la moda passa, e chi se l'è fatto poi deve difendere a spada tratta l'"originalità" di una cosa che originale non è stata. deja vù, deja sentù.

Poi, vedi tu. É possibile che tu senta davvero una cosa unica, fare quello che fan tutti, per un motivo molto speciale. Sappi che a molti come me sembrerai una della massa.

Anonimo ha detto...

Vedi, Locomotiva, in parte concordo con il tuo ragionamento. Il tatuaggio, spesso, è qualcosa di modaiolo e dettato dalla voglia di appartenenza a un non ben precisato gruppo.
Ma se davvero è qualcosa di personale, chi ha il diritto di metterlo in dubbio? Per quanto mi riguarda, solo la persona che il tatuaggio se l'è fatto.
Poi, certo, ci sono quelli che amano definire, ingabbiare e dare un'etichetta a chiunque e a qualunque cosa, anche a sproposito.
Quindi quello è uno della massa perché ha il tatuaggio, quello è un nerd perché segue alla sua età Guerre Stellari, quello è un alcolizzato perché si fa due birre la sera.
Liberamente ognuno sceglie di dare etichette, ma altrettanto liberamente sceglie di apparire più conformista dei conformisti.
Non so. Io ci penserei due volte. ;)

Anonimo ha detto...

...all'interno della caviglia fa _malissimo_... calcola che più arrivi vicino all'osso e più fa male... e lì la pelle è proprio sopra l'osso... un po' meglio verso il polpaccio (ho solo detto un po'...) ;)

Federico Ciccotti ha detto...

Se ti senti romantica, giglio di naboo. Se ti senti guerriera, albero di gondor.
Io deciderei in base a come mi sento quel giorno :D
A me piacerebbe molto il simbolo repubblicano o quello ribelle...chevvelodicoaffà :D

F (d roma)

Anonimo ha detto...

Il tatoo di massa esiste, è vero: Il solito pugnaele con rosa, delfino, farfallina, lucertola... boh... nn li capirò mai.
Io ho 2 Tatoo.. uno fai da te e uno sulla scapola. L'ho meditato a lungo x scegliere qosa che mi fosse propria e mi aggradasse esteticamente. La cosa + bella è che l'ho fatto appena compiuti 18 anni, quando non erano ancora una moda!!!
Il mio consiglio: L'albero di Gondor sul collo, dietro, in mezzo alla schiena. Magari seminascosto dai capelli, e quindi ancora + fascinoso