I Guadiani di Atlantide

martedì, settembre 27, 2005

Perdita

Per anni ed anni, senza remore, senza rimorsi e senza rimpianti, uno dà e dà tutto se stesso per Qualcosa in cui crede fermamente.
E per questo Qualcosa litiga con le persone che più gli vogliono bene; in nome di questo Qualcosa ingoia bidoni, delusioni, litigate; perchè lo fa? Perchè ritiene che questo Qualcosa sia un Ideale purissimo e sacro.
Per questo Ideale mette anche da parte la persona che vorrebbe dividere la sua vita con lui. Perchè questo Ideale sacro e purissimo è l'Amicizia perfetta.
E siccome l'Amicizia è solo una forma leggermente diversa dell'Amore, lui è convinto di avere l'Amore perfetto.
All'Amicizia è pronto a sacrificare tutto.
E cosa ottiene in cambio? Soddisfazioni la maggior parte delle volte, delusioni a volte e a volte non ottiene proprio nulla.
Lui non ha mai fatto tutto quello che ha fatto calcolando che avrebbe ricevuto in cambio altrettanto, ma credeva che il suo sentimento fosse ricambiato, e sicuramente lo era. Forse, solo, lui non era così importante per l'altro come l'altro lo era per lui. O forse lo era altrettanto, ma certe cose non ci sono due persone che le esprimano nella stessa maniera e forse è stato lui un idiota che non ha capito l'Amore dell'altro.
E comunque a lui non interessava cosa e quanto otteneva. A lui interessava che l'altro fosse felice, perchè riteneva che l'altro fosse l'Amico perfetto.
Un giorno però un'omissione lo ferisce molto più dei bidoni, delle delusioni, delle litigate. L'omissione gli fa capire (o credere di capire, non sa) che ne cuore dell'altro il suo posto sia stato preso da qualcun altro.
E quel giorno decide di fare una prova.
Da quel giorno non cercherà l'altro.
Aspetterà che sia l'altro a cercare lui.

E passano 8 lunghi mesi, senza una telefonata, senza un segno di vita.
Tutto questo lo ferisce sempre più e conferma in lui l'ipotesi di non occupare più il posto a sinistra del padrone di casa alla tavola alta al banchetto nel cuore dell'altro, ma di essere stato messo ad un tavolo basso, al tavolo più lontano dal padrone di casa.
In questi 8 mesi, un po' per rabbbia, un po' per vedere come reagisce l'altro (come dice Niccolò Fabi in Rosso), un po' per tristezza, un po' perchè parole dette e scritte gli hanno chiuso le porte del Parnaso nella sua mente, un po' si allontana ed un po' viene allontanato da attività che amava e ama ancora.

E passano altri 7 mesi.
E lui torna a sfogliare le pagine della sua vita passata.
Della sua vita quando ancora la viveva con l'altro.
E lo assale la tristezza, la malinconia cinge d'assedio il suo cuore.
Vorrebbe rientrare in quel Giardino dell'Eden, ma teme che troppe cose siano cambiate in quel piccolo Paradiso.
Teme di ritrovarvi la freddezza che regnava negli ultimi tempi della sua permanenza.
Teme che se tentasse di tornare, sarebbe non accolto, ma bensì tollerato per educazione.


Quante volte volte un cuore può essere ferito?
Quanto uno può sopportare in nome dell'Amicizia perfetta?

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Post interessante... mi chiedo se l'ex Amico considerato Perfetto non pensi la stessa cosa...

Lil

Kitchan ha detto...

Sarebbe la realizzazione di un sogno.
Adesso procedono un po' a tentoni, l'ultima telefonata, è stata una telefonata-fiume come quelle di una volta.

Anonimo ha detto...

Ammetto di non averci capito proprio tutto anche perchè forse mi manca qualche tassello ma... credo che noi due faremo una lunga chiacchierata uno di questi giorni...
...parola di Kong! :)

baci e abbracci come da contratto:
"Orsacchiotto de luxe" ;)

Stè

Anonimo ha detto...

Se l'amicizia è perfetta si può rinunciare molto, tanto! Se l'amicizia è una bellissima amicizia puoi accettare qualche paletto se nn va ad interferire con quella che è la tua libertà individuale. Vedi Chiara a me è successa una cosa "simile"...e attualmente sono nella fase che segue lo scoppio della bomba atomica....speriamo passi presto....

Fede