I Guadiani di Atlantide

giovedì, giugno 05, 2008

Momento magico

Lunedì pomeriggio ho vissuto un momento semplicemente magico.
E per fortuna me ne sono accorta e me lo sono goduta fino in fondo!

Per il ponte sono stata a Feltre, come dicevo giovedì scorso. Abbiamo avuto una giusta alternanza di sole e pioggia. Venerdì quando siamo arrivati ha piovuto un po', ma mentre aprivamo la casa, così quando siamo andati a far la spesa e poi a cena non ci siamo bagnati.
La notte poi a dormire in mansarda, addormentarsi con la pioggia che scroscia e ticchetta sul tetto e sul lucernario è stato bellissimo.
Sabato e domenica abbiamo avuto il sole di giorno e la pioggia di notte... si può desiderare qualcosa di meglio?

Ogni volta che vado su, penso che non sarebbe male vivere lì, se non fosse che sei abbastanza isolato. Vivere lì, avere una decina di galline e magari una capretta. Ed il garage che se avessi a Milano uno spazio così dove lavorare, smetterei solo per mangiare e dormire un paio d'ore la notte. E la mansarda, già me la vedevo piena di tutte le cose che ho in camera mia...
Forse se non fossi nata e sempre vissuta a Milano (praticamente in centro) non mi porrei neanche il problema del relativo isolamento... che poi per isolamento intendo semplicemente il fatto che è ad un ora di macchina/trena da Trento o da Padova e da lì poi dovrei raggiungere le città dove vivono i miei amici.

... sì il mio momento magico....
Arriviamo a lunedì, tempo splendido, fin dopo pranzo. In televisione danno Piccole Donne, che adoro (il romanzo, questa versione cinematografica non l'avevo ancora mai vista, nonostante non sia recentissima) e così mi sono messa in poltrona (una bergere: quelle poltrone con lo schienale alto e belle rigide, che ci stai seduta comodissima) con in mano il ricamo a guardare il film.
(in cucina il Grand Moff e Tino a giocare a Manouvre)

Ad un certo punto si alza il vento, il cielo si è coperto di nuvole, sembrava dovesse venir giù un nuovo Diluvio Universale.
E si è messo a piovere.
E io ero lì, in poltrona, di fianco alla finestra con la tenda scostata a ricamare e guardare un film che adoro e ogni tanto guardavo fuori dalla finestra e pioveva, e la strada sembrava più un ruscello che una strada.... ahhhhhhh che bello!
Davvero un momento magico.
Una sensazione di pace infinita

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Io ho una paura incredibile dei temporali. E se non fosse che qui ho il futon mi metterei sotto al letto dalla paura..

Cmq il mio momento di pace ce l'ho quando la casa è libera e sento la quiete attorno a me..

Laura

Dama Arwen ha detto...

Sai cosa è figherrimo?
Che mi sono immaginata perfettamente la scena perché conosco la casa... :-)

Mi sarebbe piaciuto essere sul balcone del primo piano a guardare la pioggia...

in realtà mi immaginavo che il momento magico fosse l'aver visto l'arcobaleno dopo la pioggia, nn so il perché...

Non sapevo fosse venuto anche Tino!! :-)

Non esprimerò il mio pensiero ruguardo alla pioggia sul tetto, lo sai già, visto che io in una specie di mansarda ci vivo tutto l'anno.

Anche io fino a un anno fa ritenevo impossibile poter andare a vivere in un posto che non sia Milano o che non sia una città. Ma da un anno fa crdo potrei vivere (quasi) ovunque. Meglio isolatissima piuttosto che con poche persone che cmq rompono i maroni ugualmente!

Un bacio

Kitchan ha detto...

L'unica cosa che mi mancava era un bell'abito in stile.

No, l'arcobaleno lunedì non l'ho visto. In compenso mia sorella me ne ha fatto notare uno dall'arco completo, una sera di settimana scorsa... bellissimo e fotografto, prima o poi mi ricorderò di postarla, la foto