Sarei dovuta andare a conoscere la mia nipotina. Per una serie di disguidi abbiamo rimandato a novembre.
Sarei dovuta andare ad una festa sabato sera. Sono andata a cena con mia mamma, da sua sorella con sua figlia. Abbiamo fatto tardi e non sono andata alla festa.
Alla fin fine ho passato il weekend in casa, la maggior parte del tempo sul divano a ricamare, guardando film romantici ("Ragione e Sentimento" + "L'Amore non va in Vacanza" sabato, "Via col Vento" domenica) e sono contenta del mio weekend.
Lo sapevo già da prima, non serviva questo weekend per capirlo, ma sono un essere abitudinario e casalingo.
L'idea di fare un viaggio, soprattutto se comporta andata e ritorno in pochi giorni, non mi esalta particolarmente, anzi mi fa venir voglia di starmene rintanata in casa a leggere. Poi vado e mi diverto, so già anche questo, ma l'idea prendere, fare le valigie, andare da qualche altra parte, mi fa passare la voglia in anticipo.
Credo che la cosa sia ancor più radicale; fin da piccola l'idea di dover uscire di casa mi metteva di malumore e in buona parte è ancora così.
Se esco dall'ufficio e passo da casa solo per prendere la borsa della palestra allora ci vado; se invece solo solo mi siedo un minuto, mi passa completamente la voglia di uscire di nuovo.
Sì, sono decisamente un essere casalingo ed abitudinario, e non vedo l'ora di avere casa mia per poter stabilire la mia routine, fatta di inviti a cena agli amici, ricami e libri.
lunedì, settembre 28, 2009
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