AMO la pioggia.
C'è poco da fare tra una giornata di sole ed una di pioggia sceglierò sempre una di pioggia, non necessariamente per starmene in casa. Se poi la casa in questione fosse quella di Zermen sarebbe il massimo: due dei ricordi più sereni che ho sono legati a quella casa con la pioggia: uno è di un paio di anni fa, l'altro è di poco più di un mese fa.
Era Pasqua, forse, ma non importa: a Zermen pioveva, poiveva tanto che la strada fuori dalla finestra era trasformata in un torrente, ed io ero seduta in poltrona a ricamare guardando Piccole Donne (quello con la Sarandon, la Rider, Bale....).
Ai primi di luglio, eravamo arrivate da meno di mezz'ora che comincia a tuonare, si alza il vento e poco dopo la pioggia scrosciava fuori dalle finestre, ed io al limite del pezzetto coperto dal tetto a braccia aperte a godermi la pioggia.
AMO la pioggia.
Eppure oggi butta male.
La mia mente gira a vuoto. Torno sempre sugli stessi pensieri. Sugli stessi desideri al momento irrealizzabili.
Per uno è solo questione di tempo, spero.
Per un altro, per ora ho fatto tutto il possibile, bisogna vedere che riscontro ne avrò.
Per un terzo, finchè non si avverano i due desideri qui sopra, non se ne parla; alternativamente potrei fregarmene e darmi da fare per realizzarlo anche in assenza di certe condizioni, ma... e se poi le condizioni raggiungono lo stadio in cui potrebbero avverarsi ed io non aaspettando rovinassi tutto?
Che poi quei tre desideri si potrebbero benissimo riassumere nel mio solito unico desiderio di sempre.
Causa condizioni avverse negli ultimi due anni mi era calata addosso, come un mantello di piombo, la convinzione che non si sarebbe mai avverato. Le condizioni sono cambiate eppure non riesco a scrollarmi di dosso quella sensazione.
Un quarto desiderio è oramai solo un sogno di un tempo migliore. E fa solo male pensarci. Eppure oggi non riesco a smettere.