Decidiamo, per il primo giorno, di girare la zona che va dalla Porta di Brandeburgo ad Alexanderplatz, e uscendo scopriamo che di giorno il nostro ostello ha questo aspetto: una carinissima barca - o è una nave? - bianca e azzurra ormeggiata nella Sprea, alle due del mattino non ce n'eravamo accorti. Sapevamo che fosse una barca, ma, per lo meno io avevo troppo sonno per vederla davvero!
Prendiamo la S5 (0 la S7 o la S75 che per un pezzo fanno lo stesso percorso e quindi per noi andavano bene tutte e tre) fino ad Alexanderplatz e poi la U2 fino a Potsdamer Platz, e risaliamo in superficie. Se me l'avessero raccontato prima non avrei mai creduto quanti ristorantini/bar/fast-food ci siano alle fermate della metropolitana (che sia sopraelevata che sotterranea) berlinese: Dunkin Donuts, McDonald, mille caffetterie diverse, ristorantini etnici, chioschi di wurstel, bretzel, currywurst e sui treni e per strada tantissime persone che stringevano tra le mani un bicchiere di caffè d'asporto; ovviamente non l'espresso italiano, ma il caffè lungo, lunghissimo, all'americana (che a me piace anche di più). E altrettante persone, forse di più, con una bottiglia di birra; anche alle dieci del mattino.
In Potsdamer Platz si trovano alcuni resti del Muro, davanti ai quali un ragazzo in uniforme dell'armata rossa spiega, in tutte le lingue, italiano compreso, come potete farvi timbrare un finto passaporto, e racconta un po' di cose sul Muro. Ai pezzi di cemento riempiti di grafiti sono intercalati dei pannelli in cui è spiegata per bene, in tedesco ed in inglese, la storia del Muro, sarebbe stato interessantissimo fermarsi a leggere tutto, ma lo farò quando tornerò a Berlino in primavera. Non c'era il freddo polare che ci avevano prospettato tv e giornali, ma non faceva neanche abbastanza tiepido da stare fermi, coi piedi nella neve, a leggere per più di mezz'ora!
Nel pomeriggio giriamo nelle vie attorno all'Unter den Linden alla ricerca della piazza del Teatro dell'Opera, sulla quale si affacciano due chiese gemelle: il Duomo dei Francesi ed il Duomo dei Tedeschi. Il Duomo dei Francesi era la chiesa degli Ugonotti emigrati in Germania dopo la Strage deglil Ugonotti compiuta in Francia nella Notte di San Bartolomeo, ora è un museo che ne racconta la storia; è un museo di molti documenti, libri, qualche quadro e didascalie solo in tedesco.... Nella piazza tra le due chiese un mercatino di Natale, ma deve essere particolare perchè per entrarvi bisogna pagare un biglietto, e l'ingresso è controllato da figuranti in uniforme settecentesca. Ci colpisce una bellissima cascata di ghiaccio sul lato esterno di questo mercatino e guardandola bene vediamo che all'interno della cascataè imprigionata una palla di Natale di una quindicina di centimetri di diametro!
Anche attorno alla Marienkirke c'è un mercatino, questa volta ad ingresso gratuito e ci facciamo un giro; c'è da uscirne ubriachi solo per aver respirato l'aria profumata dal mille e mille venditori di vin brulè! E non sono i soli che vediamo nell'arco della giornata: ai fianchi dell'Unter Den Linden , sotto la Torre televisiva ad Alexander Platz (dove c'è anche una ruotina panoramica), dietro la stazione della metropolitana di Alexander Platz....
Il sole è ormai calato e decidiamo di andare a visitare il Museo di Storia tedesca, non prima di aver fotografato un palazzo, non abbiamo idea di cosa sia, ma che di notte viene illuminato in maniera bellissima. Nel museo sono raccolti reperti della Germania preistorica, romana, medievale (m'incanto davanti ad una stauta di Carlo Magno) e via fino al XX secolo (m'incanto anche davanti ad ritratto di Carlo V). Purtroppo la sezione moderna la dobbiamo fare un po' di corsa perchè si avvicina l'orario di chiusura del Museo.
A cena sfogliamo la guida per decidere cosa vistare l'indomani (che spero di raccontarvi in tempi più brevi di questa seconda puntata).
La conice delle foto è un free di ShabbyBlog
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