I Guadiani di Atlantide

venerdì, aprile 01, 2005

Quando è destino

è destino.
E c'è poco da fare.
Ieri alle due stavo andando a prendere l'autobus per tornare in ufficio e passando davanti alla bancherella che vende fiori ho visto delle bellissima gerbere arancione chiaro. Le gerbere le vendono ad 1 euro l'una, e decido di investire 5 euro in bellezza; tando dalla bancherella vedo per tempo se arriva l'autobus.

Il fiorista stava servendo un tizio con cappellino di lana di Armani (di quelli che ora vedi in giro dovunque preparandogli un bellissimo mazzo con 5 rose bianche, 3 girasoli, 3 gigli bianchi, velo da sposa ed un po' di verde. Mentre sta mettendo il trrezo giglio nel mazzo vedo il mio autobus che arriva, così mi dirigo alla fermata rinunciando alle gerbere. Salgo sulla 62, si chiudono le porte, l'autobus comincia a muoversi ed io mi rendo conto che ho lasciato i cell a casa. Così alla prima fermata, scendo e torno verso casa.
Prendo i cell e mi riavvio alla fermata. Alla bancherella di fiori il tizio col cappellino di Armani era al telefono ed intanto il fiorista stava ultimando la confezione del mazzo. Il tizio ha fatto cenno al fiorista di servirmi
mentre lui finiva la conversazione.

Ora sul mio tavolo campeggiano 5 bellissme gerbere (3 arancione chiaro e 2 rosse) con un po' di verde e di velo da sposa, alloggiate in un bellissimo vaso di vetro soffiato blu di Murano (leggi= bottiglia dell'acqua gasata tagliata a 3/4 dell'altezza)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Lo sai che il tuo conto alla rovescia dei giorni che mancano alla Yavincon mi manda in crisi ogni volta?

Non resisto... non ce la faccio...

"Darth" Federico